Sul grande schermo storie di uomini e donne che raccontano di terre estreme e inesplorate
Cinema e montagna, al via la rassegna “Giardini selvaggi” a cura delle sezioni locali del Club Alpino Italiano, due mesi di film documentari (dal 23 gennaio al 19 marzo) tra Firenze, Prato e Sesto Fiorentino (cinema Astra, Terminale cinema, cinema Grotta) per parlare di ambiente, avventura, sogni, esplorazione. Tutti i film sono stati selezionati e in molti casi premiati al Trento Film Festival, il più antico festival cinematografico dopo quello di Venezia. Un’occasione speciale per conoscere storie poco note e farsi rapire dalla bellezza delle immagini sul grande schermo. Un viaggio ad alta quota in territori inesplorati e spesso impossibili da visitare.
Il programma è costruito su 9 appuntamenti, che si alternano nelle tre città (uno ogni 3 settimane): si parte a Sesto Fiorentino il 23 gennaio e si conclude il 19 marzo a Firenze. Spettacoli serali alle 21.00, salvo l’Astra di Firenze che propone anche le 18.30.
Storie vere e suggestive, come quella di Jerzy Kukuczka nel documentario Jurek di Pawel Wysoczanski (film d’inaugurazione il 23 gennaio, cinema Grotta) uno dei più forti scalatori della storia dell'alpinismo, morto nella sua diciottesima spedizione, il secondo uomo ad aver salito tutte le 14 vette oltre 8mila metri dopo Reinhold Messner, un mito assoluto dell'alpinismo himalayano. “Aveva bisogno della montagna come fosse il pane, le vette lo attraevano come una calamita, una passione senza fine” racconta di lui la moglie.
Al cinema Terminale di Prato il 1 febbraio apre la rassegna l'incontro con Andrea Lanfri, il noto alpinista e ex atleta paraolimpico sarà presente in sala, e porterà alcuni dei suoi spettacolari cortometraggi e in modo sempre ironico si confronterà con il pubblico. La serata sarà a scopo benefico in favore della sua onlus Over All Limits APS.
Ambiente e sostenibilità protagonisti invece in The North Drift di Steffen Krones (6 febbraio cinema Astra), storia di una bottiglia di birra tedesca, arenata su una delle isole più remote della Norvegia, nell'arcipelago delle Lofoten, nell'Oceano Artico. Come ci è finita? Un viaggio per indagare il meccanismo dei rifiuti e capire quanto siamo parte di un sistema in cui ognuno di noi ha il potere di modificare le cose.
Nel documentario Pasang: all’ombra dell’Everest di Nancy Svendsen (22 febbraio Terminale cinema), la cronaca del tragico e appassionante percorso che portò Pasang Lhamu Sherpa a diventare la prima donna nepalese a scalare l'Everest, nel 1993.
E poi la storia di Phuntsho Tshering in Mountain man (27 febbraio cinema Astra), l'unico glaciologo del Bhutan, che ogni anno viaggia a piedi per giorni negli angoli più remoti dell'Himalaya bhutanese per misurare i ghiacciai che si sciolgono rapidamente a causa dei cambiamenti climatici.
Si viaggia in terre estreme nel divertente documentario In This cold Life di Darren Mann (19 marzo cinema Astra), ambientato nella città più settentrionale del mondo, Longyearbyen, nell'arcipelago norvegese delle Svalbard, dove i 2mila abitanti di 50 nazionalità diverse vivono vite assai diverse dalle nostre e girano con il fucile all’università, nei bar, nei ristoranti per difendersi dagli orsi…
L’iniziativa è realizzata dalle sezioni di Firenze, Prato e Sesto Fiorentino del Club Alpino Italiano in collaborazione con La Fondazione Culturale Stensen, il Cinema Terminale, il Cinema Grotta e grazie al sostegno di Chianti Banca, dei negozi specializzati Obiettivo Montagna e Climb a Firenze e della BCC Banco Fiorentino a Sesto Fiorentino
Programma completo sui siti www.caifirenze.it - www.caiprato.it - www.caisesto.it e www.stensen.org - www.grotta.it - www.terminalecinema.com
Ingresso 8 euro / Ridotto 5 euro (soci Cai)
Calendario:
CINEMA GROTTA
martedi 23 gennaio – ore 21.00
Jurek di Pawel Wysoczanski (Polonia 2015, 73’)
versione originale sott. ita
Jerzy Kukuczka è stato uno dei più forti scalatori della storia dell'alpinismo. Ha scalato gli Ottomila per ben diciassette volte, aprendo vie nuove, a volte anche in inverno. La sua diciottesima spedizione è stata l'ultima: ha infatti trovato la morte sulla parete Sud del Lhotse nell'ottobre 1989. Il film è una biografia costruita montando rari materiali rintracciabili negli archivi della televisione polacca oppure presso privati.
TERMINALE CINEMA
giovedì 1 febbraio – ore 21.00
Incontro con A. Lanfri, atleta paralimpico e alpinista
Il noto alpinista e ex atleta paraolimpico sarà presente in sala, e porterà alcuni dei suoi spettacolari cortometraggi e in modo sempre ironico si confronterà con il pubblico. La serata sarà a scopo benefico in favore della sua onlus Over All Limits APS.
CINEMA ASTRA
martedi 6 febbraio – ore 18.30 e 21.00
The North Drift di Steffen Krones (Germania 2022, 94’)
versione originale sott. ita
Una bottiglia di birra tedesca, arenata su una delle isole più remote della Norvegia, nell'arcipelago delle Lofoten, nell'Oceano Artico. Come è arrivata qui? È davvero arrivata dalla Germania? Il regista Steffen Krones vuole andare a fondo della questione. I rifiuti possono davvero viaggiare così lontano? Il film ci accompagna in un'avventura scientifica lungo il fiume Elba, attraverso il Mare del Nord fino alla Norvegia, e ci mostra che siamo parte di un sistema in cui ognuno di noi ha il potere di modificare le cose.
Premio Green Film al Trento Film Festival 2023
CINEMA GROTTA
martedì 13 febbraio – ore 21.00
Il ragno della Patagonia di Fulvio Mariani (Svizzera 2023, 105’)
L'alpinismo patagonico ha dimostrato di essere difficile e pericoloso, per la lontananza da ogni appoggio e l'instabilità meteorologica. Il regista, forte di un’esperienza diretta, intreccia le gesta di uno dei suoi pionieri, il Ragno di Lecco Casimiro Ferrari, con quella del giovane Matteo della Bordella, che ne rivive le imprese in stile ultramoderno. Estetica e drammaticità degli eventi restano inalterati nel tempo.
TERMINALE CINEMA
giovedì 22 febbraio – ore 21.00
Pasang: all’ombra dell’Everest di Nancy Svendsen (USA 2022, durata 71’)
versione originale sott. ita
La cronaca del tragico e appassionante percorso che portò Pasang Lhamu Sherpa a diventare la prima donna nepalese a scalare l'Everest, nel 1993. Come donna indigena, non istruita e buddista, in un regno indù, il sogno di Pasang di scalare la leggendaria montagna la mette contro la famiglia, gli alpinisti stranieri, il suo governo e la natura stessa. Pasang: The Shadow of Everest celebra la sua storica impresa, che coinvolgerà un intero Paese e darà a una nuova generazione il coraggio di credere nelle proprie possibilità.
CINEMA ASTRA
martedì 27 febbraio – ore 18.30 e 21.00
Mountain man di Arun Bhattarai (Bhutan 2022, 22’)
versione originale sott. ita
Phuntsho Tshering è l'unico glaciologo del Bhutan. Ogni anno viaggia a piedi per giorni negli angoli più remoti dell'Himalaya bhutanese per misurare i ghiacciai che si sciolgono rapidamente a causa dei cambiamenti climatici. Yangchen, la figlia di 11 anni, ogni anno da quando ha memoria vede suo padre scomparire per mesi. Durante le sue difficili escursioni, l’unico sollievo di Phuntsho è condividere le proprie avventure con la figlia, attraverso dei video che realizza per lei con il cellulare.
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Ephemeral di Alastair Lee (UK 2022, durata 53’)
versione originale sott. ita
Il film segue gli esperti scalatori Guy Robertson e Greg Boswell nella loro ricerca e scalata di nuove vie invernali. Greg e Guy riescono a completare delle prime ascese davvero straordinarie in alcuni dei più impressionanti scenari di arrampicata. Il film esplora la storia da entrambi i punti di vista, offrendo uno spettacolo senza precedenti nell’arrampicata invernale scozzese. La struttura del racconto e gli avvincenti momenti in parete sono accompagnati da interviste a Simon Richardson e Helen Rennard.
CINEMA GROTTA
martedi 5 marzo
La bicicletta e il badile di A. Valtellina e M. Panseri (Italia 2022, 90’) – ore 21.00
Venerdì 4 luglio 1952, Hermann Buhl, che sarà conosciuto in seguito come un grandissimo alpinista (tra le altre salite, celebri la prima salita al Nanga Parbat e al Broad Peak), lascia Innsbruck in bicicletta, risale la valle dell’Inn, dopo 150 chilometri arriva alla base della parete nord-est del Pizzo Badile, la sale in solitaria attraverso la via Cassin, scende, riprende la bicicletta e torna verso casa, per essere al lavoro il lunedì mattina. Un’impresa celebre, raccontata in poche asciutte pagine nel bellissimo libro autobiografico È buio sul ghiacciaio. Estate 2021. Maurizio Panseri e Marco Cardullo decidono che oggi non ha più alcun senso spostarsi in automobile, soprattutto per andare in montagna. Ripercorrono l’itinerario ciclistico e alpinistico di Hermann Buhl: per lui la bicicletta era una necessità e il mezzo che aveva disposizione per compiere l’impresa, per i nostri sarà il mezzo per ripensare lo sport in modo sostenibile. Il viaggio di Maurizio e Marco si offre quale cornice per incontri con persone che hanno legato il proprio nome a quello della montagna.
TERMINALE CINEMA
giovedì 14 marzo – ore 21.00
The Sanctity of Space di R. Ozturk e F. Wilkinson (USA 2021, 102’)
versione originale sott. ita
Brad Washburn è stato il più grande fotografo aereo di montagna di tutti i tempi. Penzolando dal portellone di un aereo, ha volato sopra catene montuose inesplorate, creando immagini iconiche. Più di ottant'anni dopo, i compagni di cordata Renan Ozturk e Freddie Wilkinson guardano alcune delle immagini di Washburn e hanno quest’idea folle: piuttosto che salire, il loro sogno è di attraversare le cime più proibitive della catena, sul massiccio del Mooses Tooth. Girato nell'arco di cinque anni, The Sanctity of Space riunisce materiali visivi di altissimo livello - dalle stupefacenti fotografie in bianco e nero di grande formato di Washburn e Ansel Adams, alle più avanzate riprese in elicottero, fino alla fotografia spaziale - con una storia indimenticabile che attraversa le generazioni. È sia un racconto d'avventura da brivido che una celebrazione dello spirito dell'esplorazione.
CINEMA ASTRA
Martedì 19 marzo – ore 18.30 e 21.00
This cold Life di Darren Mann (USA 2017, durata 88’)
versione originale sott. ita
Benvenuti a Longyearbyen, l'unico insediamento nell'arcipelago norvegese delle Svalbard. Situata a 483 km dal Polo Nord, dove gli orsi polari sono più numerosi degli umani, e con la particolarità di essere la città più settentrionale del mondo, Longyearbyen è una comunità con un clima che non perdona, tristemente isolata e dal futuro economico incerto. Come molte piccole città, Longyearbyen era un tempo un vivace centro industriale, e ora sta lottando per trovare modi innovativi per sostenersi. Incontriamo il Pastore Leif, l'albergatrice Anna Lisa, la minatrice Linda e l’artista Olaf. Dopo un sorso di "birra polare", la birra locale, si prende una barca per incontrare Sasha, l'unico residente e guardiano di Pyramiden, un museo ghiacciato dei bei vecchi tempi dell'Unione Sovietica. This Cold Life ci presenta un gruppo affiatato di residenti vivaci e intraprendenti, decisi a preservare il luogo che chiamano casa.